En travesti […] si tratta di un tema attuale, in quanto vicino alla questione gender, oggi molto di moda; questione che il mondo del teatro d’opera ha risolto in maniera pragmatica, anche se, probabilmente, senza particolari intenti sociologici. Il disco vuol mettere in luce come la vocalità femminile sia sempre stata protagonista di ruoli maschili, in maniera indipendente dalla vicenda dei castrati. In un certo senso, l’opera ha sdoganato il tema del travestitismo.
[…] Essere una musicista curiosa mi ha creato più problemi che vantaggi. […] Quanto all’appiattimento del repertorio, io non credo che il pubblico debba essere trattato da stupido, un’istituzione culturale ha il dovere di fare promozione culturale, valorizzando le competenze delle persone e stimolando la curiosità degli ascoltatori.
Tutta l’intervista, a cura di Marco Leo, disponibile su MUSICA, numero di Marzo 2018