Buttata a forza sul palcoscenico, in un debutto obbligato per l’assenza imprevista dell’interprete designato (o designata) la sartina teatrale che veste i panni maschili del protagonista sembra l’unica, alla fine, a crederci. Resta sola sul palco, magari perde anche un po’ la testa, ostinata nel portare a termine il suo compito. Anna Bonitatibus ne restituisce a meraviglia il carattere, in un crescendo di convinzione dall’esordio più timido all’epilogo pugnace, identificandosi man mano con Enrico, scopertosi erede della contea di Borgogna e deciso a ottenere la mano dell’amata Elisa.