Sia a Salisburgo sia a Innsbruck, il punto di forza risiede nella prima donna e ha in fin dei conti origine nell’essere costei italiana. Alcina è Cecilia Bartoli, che fa appello a uno sterminato patrimonio tecnico e scenico; la parte non è un mulinello di semicrome: pone in rilievo soprattutto l’artista in grado di miniare espressivamente i recitativi non meno che le arie. Il caso si ripete nella Merope di Anna Bonitatibus, che è vocalista impagabile per vellutata omogeneità timbrica, vocalizzazione agiata e una tale arte retorica da rendere impossibile la perdita di una sola parola nonché del senso teatrale dell’intera, spesso immane frase.
— Francesco Lora, L’ape musicale 10-11.08.19