I Lieder wagneriani, sembrano infatti riascoltati per la prima volta se i versi diventano quelli tradotti da Boito, impongono un’altra fonetica, svelano un’ispirazione melodica,a arcate legate e dinamiche differenti da quanto eravamo abituati ad ascoltare. Il canto è sulla parola, la traduzione incide e si fa parte di un’interpretazione che si fa intendere come, al tempo, l’opera del tedesco fosse recepita e resa in Italia, come un sotterraneo legame potesse essere rivelato o magari ricercato deliberatamente. La musicalità è poesia, e Bonitatibus lo sa bene, nel suo continuo e mai lezioso cesello nelle gradazioni del pianissimo, ma anche nel sapido e spiritoso accento dei sonetti berneschi intonati da Malipiero, irresistibili nel canto come nella lettura per i loro ribaltamenti del petrarchismo di maniera.
Poesia e musica all’italiana con Anna Bonitatibus
Chissà se Anna Bonitatibus realizzando la sua sontuosa performance – entusiasmante nel canto sempre bellissimo dell’artista, con la sua voce ricca, armonicissima, flessuosa, la dizione a scandire un fraseggio articolato e intelligentissimo, non solo nell’attenzione della parola ma anche al modo di accentarla secondo lo stile combinato della poesia e della musica (non sempre coetanei, come mostrano i pezzi di Arturo e di Castelnuovo), sul quale costruire il microcosmo della romanza e l’arcata complessiva del concerto – chissà, dicevo, se la straordinaria cantante si è resa conto di abbozzare un ritratto della cultura italiana di deprimente povertà intellettuale.
Gekonnt, amüsant und lebendig Agrippina in München
Die Italienerin Anna Bonitatibus übernommen. Von Barock bis Belcanto reicht das Rollenrepertoire der international gefeierten Mezzosopranistin. Ihre Stimme hat aparten Charakter in dunkler Färbung. Die Koloraturen führt sie sicher über die verschiedenen Lagen und die Höhen sitzen. Ihr Spiel der Intrigantin zeigt ihre Erfahrung und Bühnenpräsenz.
Lebhaft, leidenschaftlich, lustvoll: Barrie Koskys
Anna Bonitatibus ist Agrippina. Die vor Energie und Spiellaune sprühende italienische Sängerin lieferte ein überragendes Porträt dieser facettenreichen Titelrolle. Sie brillierte mit aufregenden Koloraturen in Spitzentönen ebenso wie mit fast unhörbar leisen Lauten ihrer warm strahlenden Brustregister, begeisterte mit rasantem Wechsel ihrer Mimik und Bewegung. Für sie ist Agrippina auch eine liebende römische Mamma, die ihrem Sohn Beine macht und für ihn kämpft. Und es gehörte zu den eindrücklichsten Momenten, wie sie sich aus scheinbar aussichtslosen Situationen herausargumentiert: ein faszinierend vielschichtiges Psychogramm der Titelheldin.