Monologues: 10-10-10 Recommendation

Monologues — Klassik Heute review

“Die Wiedergabe dieser Mini-Dramen durch die italienische Mezzosopranistin Anna Bonitatibus, die durch die Pianistin Adele d’Aronzo markant unterstützt wird, ist schlicht überwältigend. Wir erleben eine singende Tragödin der alten Schule, eine Meisterin des dramatischen Belcanto, die Text und Musik bis in die feinsten Nuancen ausleuchtet, dabei das große Pathos nicht scheut und mit jedem Anschwellen der Stimme elektrisierende Wirkungen hervorruft.”

“The interpretation of these mini-dramas by Italian mezzo-soprano Anna Bonitatibus, strikingly supported by pianist Adele d’Aronzo, is simply overwhelming. We experience a singing tragedienne of the old school, a master of dramatic bel canto, who illuminates text and music to the finest nuances, not shying away from great pathos and evoking electrifying effects with each swelling of the voice.”

— Ekkehard Pluta,  Klassik-Heute    15.04.2023     

Poesia e musica all’italiana con Anna Bonitatibus

Chissà se Anna Bonitatibus realizzando la sua sontuosa performance – entusiasmante nel canto sempre bellissimo dell’artista, con la sua voce ricca, armonicissima, flessuosa, la dizione a scandire un fraseggio articolato e intelligentissimo, non solo nell’attenzione della parola ma anche al modo di accentarla secondo lo stile combinato della poesia e della musica (non sempre coetanei, come mostrano i pezzi di Arturo e di Castelnuovo), sul quale costruire il microcosmo della romanza e l’arcata complessiva del concerto – chissà, dicevo, se la straordinaria cantante si è resa conto di abbozzare un ritratto della cultura italiana di deprimente povertà intellettuale.

— Bernardo Pieri,  Rivista Musica    21.06.2022     

Cantare la poesia

I Lieder wagneriani, sembrano infatti riascoltati per la prima volta se i versi diventano quelli tradotti da Boito, impongono un’altra fonetica, svelano un’ispirazione melodica,a arcate legate e dinamiche differenti da quanto eravamo abituati ad ascoltare. Il canto è sulla parola, la traduzione incide e si fa parte di un’interpretazione che si fa intendere come, al tempo, l’opera del tedesco fosse recepita e resa in Italia, come un sotterraneo legame potesse essere rivelato o magari ricercato deliberatamente. La musicalità è poesia, e Bonitatibus lo sa bene, nel suo continuo e mai lezioso cesello nelle gradazioni del pianissimo, ma anche nel sapido e spiritoso accento dei sonetti berneschi intonati da Malipiero, irresistibili nel canto come nella lettura per i loro ribaltamenti del petrarchismo di maniera.

— Roberta Pedrotti,  L’Ape musicale    24.06.2022     

La joyeuse soif de pouvoir

Anna Bonitatibus apporte le don irremplaçable d’une diction italienne parfaite (et pour cause), et d’une mobilité, d’une expressivité et d’une présence peut-être encore plus incarnée. Avec des agilités étourdissantes et une voix qui couvre tout le spectre de manière exemplaire. Elle a quelquefois un côté « meneuse de revue », et surtout meneuse d’hommes assez exceptionnel, notamment dans ses scènes avec Nerone et un Claudio qu’elle manipule jusqu’à le rendre une sorte de toutou dépendant. Cette manière très vive de mener tambour battant l’intrigue (avec ses jeux de costumes entre féminin et masculin) est une grande source de plaisir et d’étonnement. Elle remporte un triomphe justifié.

— Guy Cherqui,  Wanderersite    19.05.2022