Lodi incondizionate alla compagnia di canto, che sta al gioco e si diverte facendo a sua divertire, a cominciare da Anna Bonitatibus che disegna un Enrico scanzonato e e un po’ spaesato, poggiato su una linea di canto adamantina e agilità sicure, il tutto con una voce dal colore sempre accattivante.